Formazione. Ad Agrigento “Cinema e Giornalismo, un rapporto indissolubile”


Formazione. Ad Agrigento “Cinema e Giornalismo, un rapporto indissolubile”

La critica cinematografica. Il giornalismo sul grande schermo”, sono questi i tempi che il giornalista Ivan Scinardo, direttore della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola nazionale di Cinema, ha trattato nell’ambito dell’evento promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, valido per i crediti formativi obbligatori. Il modulo di Cinema e Giornalismo rappresenta un utile strumento di ricerca e memoria cinematografica. Sono state proiettate e discusse 40 clip video da circa 5 minuti ciascuna, partendo da capolavori del cinema come: “Quarto Potere” del 1940, ripercorrendo la fine del secolo scorso in cui nascono in contemporanea a New York  il cinema e lo story Journalism, ossia il giornalismo popolare. L’attenzione si focalizzerà inoltre su film di inchiesta come “Sbatti il mostro in prima pagina”, Tutti gli uomini del presidente”.  Non sono mancati frammenti di film documentario sugli inviati in guerra come Ilaria Alpi. Attraverso la proiezione di estratti di film il relatore ha raccontato la storia di reporter senza scrupoli, direttori cinici e giornaliste spietati. Obiettivo della giornata è stato quello di fare riflettere attraverso il film sulla figura del giornalista di un tempo e di come sia cambiata oggi la professione attraverso operatori dell’informazione al servizio esclusivo della collettività o di interessi personali. Dai frammenti di film proposti è emerso un rapporto tra Cinema e giornalismo conflittuale e simbiotico nello stesso tempo.  La scaletta per questa occasione è stata invertita da un punto di vista cronologico; il corso è iniziato con il trailer dell’ultimo film di Steven Spielberg ancora in sala, “The Post”, e ancora “Il caso Spotlight”, “True Story”, “Truth il prezzo della verità”.  Il seminario ha permesso ai giornalisti accreditati di conoscere meglio il genere del “Doc movie”, all’interno del quale il cinema diventa giornalismo e il giornalismo si fa cinema.

Osvaldo Esposito