Insediato il nuovo Cdt. D’Anna: “Ecco i principi che ci guideranno”
Si è insediato oggi il nuovo Consiglio di disciplina territoriale. Il presidente dell’Ordine Giulio Francese ha dato il benvenuto al nuovo presidente del Cdt, il giornalista professionista Gianfranco D’Anna, e a quello uscente, Giuseppe Vecchio, intervenuto per il passaggio di consegne (affiancato da altri due componenti del vecchio Cdt, il segretario Teresa Campagna e Giuseppe Rizzuto), nel corso della cerimonia nella sede dell’Odg Sicilia, in via Bernini 52/54, a Palermo. Presenti anche il nuovo segretario, la pubblicista Katia Mammana, e gli altri componenti: Angelo Meli (professionista), Eleonora Iannelli (professionista), Giacinto Pipitone (professionista), Giovanna Beccalli (professionista), Antonio Giordano (professionista), Denise Marfia (pubblicista) e Francesco Scalia (pubblicista), e l'avvocato Cinzia Calafiore consulente legale. Il nuovo Consiglio di disciplina succede a quello nominato a fine luglio 2016.
“Siamo stati un gruppo ben al di sopra di ogni sospetto, e abbiamo lavorato con passione, entusiasmo e sacrifico, e con onestà e competenza - ha esordito Vecchio - Considero il Cdt come un organismo che vigila sulla buona informazione che è uno dei pilastri della democrazia”. Il presidente uscente, augurando buon lavoro al nuovo Consiglio, ha posto inoltre l’accento “sulla necessità, parallelamente alla riforma della legge professionale, di una revisione dei poteri e delle sanzioni del Cdt, suggerendo di dare maggior risalto e pubblicità agli atti adottati dallo stesso”.
A raccogliere il testimone del consiglio uscente, il nuovo presidente: “Attribuisco a questo mio nuovo ruolo una valenza di servizio per l’Ordine dei giornalisti - ha detto D’Anna - Un ruolo che intendo svolgere seguendo tre principi per me basilari e che porto nel cuore: il primo ricorda la frase di Kennedy nel giorno del suo insediamento: ‘Non mi chiedete cosa possa fare l’America per voi, ma cosa voi per l’America’, ovvero non chiediamo ai giornalisti cosa può fare l’Ordine per loro ma, invece, cosa può e deve fare il giornalista per rispettare la verità e attenersi alle regole deontologiche della professione. Poi, citando Piersanti Mattarella, avere ‘le carte in regola’, che denota l’onestà intellettuale del proprio operato. Analizziamo i fatti sulla base delle carte, e poi decidiamo se ci sono profili deontologici da vagliare”. Infine, citando una frase di Ninni Cassarà “che un giorno mi disse: ‘Fare semplicemente il proprio dovere in Sicilia è rivoluzionario’”.
Tante le sfide che attendono il nuovo Cdt: dal cosiddetto ‘Caso Montante’, alla spinosa questione delle sanzioni per i giornalisti non in regola con i crediti formativi e, infine, al tema dei morosi, come ha ricordato Francese che, in conclusione dei lavori, ha aggiunto: “Non è facile trovare colleghi disponibili a mettersi al servizio di altri colleghi, e noi dobbiamo puntare su questo. Facciamo parte di una categoria che sta subendo molteplici attacchi, ma io, da sempre, porto avanti il concetto della lealtà e della compattezza, anche tra i vari organi di categoria: dobbiamo fare squadra. In definitiva, vorrei che fosse evidente che l’Ordine c’è ed è presente, ma la mia visione è quella del rispetto della più ampia autonomia del Cdt. Le questioni organizzative sono a carico dell’Ordine ma voi potete contare sul massimo rispetto per le vostre scelte. Come Ordine saremo sempre al vostro fianco”.
In foto il nuovo Cdt assieme al presidente dell’Odg Sicilia Giulio Francese (al centro accanto al neo presidente del Cdt Gianfranco D’Anna), a tre componenti del Cdt uscente tra cui il presidente Giuseppe Vecchio e al consulente legale avvocato Cinzia Calafiore, prima da sinistra.
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