Biblioteca Centro studi Borsellino, l’Odg all’inaugurazione: collaboriamo
Inaugurata la biblioteca della Casa della memoria operante nel Centro studi Paolo e Rita Borsellino di via Bernini, in locali limitrofi a quelli della sede dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Per l’Ordine, presente all’inaugurazione il presidente Giulio Francese, è stata un’occasione per ricevere in visita una rappresentanza dell’associazione Libera della Valle Camonica - presidio Nino e Ida Agostino (nella foto).
L’associazione ha contribuito a rendere operativo uno dei sogni di Rita Borsellino, quello di dare struttura a una biblioteca, luogo di informazione, cultura, sapere, che «conserva e sviluppa conoscenza ed è, pertanto, protagonista del processo di sviluppo di una comunità». Un progetto intrapreso nel 2016 con la realizzazione della “bibliolapa” itinerante che ha raccolto diversi libri in giro per l’Italia che adesso trovano collocazione nei locali di via Bernini.
Presente alla visita di Libera all’Ordine dei giornalisti, il magistrato Vittorio Teresi , presidente del Centro studi Paolo e Rita Borsellino, che ha successivamente dato il via all’inaugurazione della «Bibliolapa 2.0, l’ultimo sogno di Rita Borsellino», progetto nato grazie alla collaborazione e al contributo di volontari ed esponenti della società civile che hanno condiviso il pensiero di Rita Borsellino, convinta che il baluardo dell’antimafia sociale fosse la cultura. Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, esponenti delle istituzioni, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il comandante della stazione dei carabinieri Uditore, il presidente della V commissione consiliare del Comune di Palermo Francesco Bertolino, i ragazzi del Rita express, delegazioni scout Agesci e del Centro studi e iniziative culturali Pio La Torre, Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo, e i figli di Rita Borsellino.
«La nostra presenza qui oggi è indicativa - ha affermato Giulio Francese a margine dell’evento - la vicinanza tra l’Ordine dei giornalisti e il Centro studi Paolo e Rita Borsellino non sarà soltanto fisica ma avvieremo una serie di iniziative e percorsi culturali condivisi».
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