Libertà di stampa e giornalisti minacciati, convegno a Palermo
Promosso da Ossigeno per l’Informazione, dall’Ordine dei Giornalisti della Sicilia e dal Centro Studi Pio La Torre, si terrà a Palermo, venerdì 13 dicembre 2018, dalle 9.30 alle 13.30, a Villa Zito (Via della Libertà, 52) i convegno dal titolo “Articolo 21, la libertà di stampa e la mappa dei giornalisti minacciati”.
Un incontro per celebrare i 10 anni di attività di Ossigeno per l’Informazione, l’osservatorio promosso da Ordine dei Giornalisti e Fnsi. Nel corso del convegno verranno presentati i dati aggiornati sulle minacce ai giornalisti italiani. Sarà presentato anche un rapporto sulla situazione in Sicilia, in particolare sull’abuso a scopo intimidatorio delle querele e delle liti per diffamazione a mezzo stampa.
Per Ossigeno sarà anche l'occasione perun bilancio della sua decennale attività. Ciò avverrà, simbolicamente, nella stessa sala in cui, l’11 luglio del 2008, insieme agli stessi co-organizzatori, fece il suo primo passo, con il convegno sul tema “Mafia, intercettazioni, cronisti sotto scorta. Per un’antimafia dell’informazione, a sostegno del difficile mestiere di cercare e pubblicare notizie sulla mafia e i suoi rapporti con la società, l’economia e la politica”.
Al convegno, che si terrà a Palermo, ma sarà aperto anche ai colleghi di Catania e Trapani, dove sono state allestite delle sale per una diretta in streaming, saranno presenti autorità istituzionali comunali e regionali, giornalisti minacciati, studenti, insegnanti, rappresentanti delle associazioni antimafia, sindacali e sociali. Relatori Giulio Francese (presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia), Vito Lo Monaco (presidente del Centro studi Pio La Torre), Giuseppe F. Mennella (segretario di Ossigeno per l’informazione), Alberto Spampinato (Presidente di Ossigeno per l’informazione).
Al centro del dibattito la valutazione su come e quanto, in questi dieci anni, la documentazione prodotta da Ossigeno (oltre 3700 episodi, accertati e descritti) sugli attacchi ingiustificabili ai cronisti abbia aumentato la percezione di questo grave fenomeno che viola il diritto di diffondere e ricevere informazioni senza subire ritorsioni e interferenze del potere e indebolisce la lotta contro la corruzione, la mafia e le collusioni con la malapolitica.
Un punto centrale del convegno sarà la presentazione dei dati inediti sull’esito dei processi per diffamazione a mezzo stampa in Sicilia. Essi rivelano quanto sia esteso anche in questa regione l’uso improprio, a scopo intimidatorio e ritorsivo, delle querele e delle liti per danni, e quanto spesso si applichino le condanne a pene detentive, considerate dalle istituzioni internazionali sproporzionate e a effetto raggelante sulla libertà di stampa.
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