Lunedì 14 aprile, convegno del Corecom Sicilia sul diritto di espressione nell'era del web


Lunedì 14 aprile, convegno del Corecom Sicilia sul diritto di espressione nell'era del web
Didascalia: Lunedì 14 aprile, convegno del Corecom Sicilia sul diritto di espressione nell'era del web

Lunedì 14 Aprile alle ore 15.00, nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, si terrà il convegno “L'internauta fantasma. Il diritto di espressione e la responsabilità nel web”. Organizzato dal Corecom Sicilia, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, durante l’incontro si affronterà il tema della mancata regolamentazione nel web che rende sempre più difficoltoso, per l’utente online, conciliare il diritto di espressione con la tutela di chi, troppo spesso, a causa dei commenti anonimi lasciati in rete, si vede leso nell’onore, nella reputazione e nella propria immagine. La partecipazione al convegno consente l'acquisizione di quattro crediti formativi.

Nel corso della mattina alle 10.15, nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni, si svolgerà, invece, la conferenza stampa per tracciare il bilancio dell’attività svolta nel 2013 dal Corecom Sicilia. A seguire, a partire dalle ore 11,00, il Coordinamento Nazionale dei Corecom al quale parteciperà il presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni Angelo Marcello Cardani. “Le tematiche legate alle nuove tecnologie - spiega il presidente del Corecom Ciro Di Vuolo - e alla libertà di espressione nell’era digitale che stiamo vivendo, ci fanno comprendere quanto sia fondamentale regolamentare gli spazi di comunicaziione e condivisione online. Sempre più frequentemente gli scambi di opinione in rete, innescano meccanismi che degenerano in vere e proprie aggressioni mediatiche. Si avverte dunque la necessità - conclude - di una normativa che spinga verso il corretto utilizzo del web, senza comprometterne la funzionalità”.

 

“Occorre incentrare la discussione – aggiunge il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena – sull’esigenza di contemperare il sacrosanto diritto di manifestazione del pensiero, tutelato dalla Costituzione, con il rispetto dell’onorabilità delle persone. In modo da evitare però eccessi da un lato e dall’altro, senza bavagli né censure ma anche senza che la libera prateria del web si trasformi in un Far West”.