Dietro le quinte del giornalismo d'inchiesta, Ranucci svela i segreti di "Report"


Dietro le quinte del giornalismo d'inchiesta, Ranucci svela i segreti di
Didascalia: Dietro le quinte del giornalismo d'inchiesta, Ranucci svela i segreti di "Report"

“Dietro le quinte del giornalismo d’inchiesta” è il tema dell’incontro formativo che si è svolto sabato 23 febbraio presso la sede dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in via Bernini a Palermo, trasmesso in streaming e seguito in diretta dai colleghi di Siracusa. L’Ordine ha ospitato il primo seminario tenuto da Sigfrido Ranucci, giornalista Rai e volto della trasmissione Report. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Simona Cangelosi dell’ufficio stampa Rai e introdotto dal presidente dell’Odg Sicilia Giulio Francese. Ranucci, in Rai dal 1990, è stato prima inviato per le rubriche del Tg3, poi per RaiNews 24, dove ha realizzato numerose inchieste sul traffico illecito di rifiuti e sulla mafia. Ha trovato l’ultima intervista al giudice Paolo Borsellino, nel settembre del 2001 è stato inviato a New York per seguire l’attentato alle Torri, poi nel 2004 a Sumatra per lo tsunami. È stato anche inviato nei contesti di guerra dei Balcani e in Medio Oriente dove ha realizzato inchieste sulla violazione dei diritti umani. 

«Il giornalismo d’inchiesta è sempre più merce rara - ha detto Giulio Francese durante il suo intervento - Report rappresenta la punta di diamante del genere. Sigfrido Ranucci è alla sua prima lezione a un incontro formativo. Sono particolarmente contento di poterlo ospitare nei locali dell’Ordine, poiché ricordo che nel 2016 è stato vincitore del Premio Francese per un’inchiesta sull’utilizzo dei proiettili al fosforo a Fallujah. Oggi il giornalismo che approfondisce è sempre più necessario, in un contesto in cui si vuole arrivare a una sorta di disintermediazione, c’è perfino chi vuole abolire l’Ordine. Eppure, quest’anno, in occasione delle manifestazioni affiancate al Premio Francese, coincise con la ricorrenza del quarantennale dell’uccisione di mio padre, abbiamo commissionato un’inchiesta a Demopolis che ha rilevato che il 70% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni chiede un maggiore giornalismo d’inchiesta. Dati di cui dobbiamo prendere atto». 

Dati e trend di ascolto confermati anche da Simona Cangelosi: «Report va in onda dal ’97, prima veniva trasmessa in terza serata, ora va in prima serata. Un sondaggio rivela che è la prima tra le trasmissioni di genere informativo. Con Report si è formata una generazione di giovani giornalisti, che hanno possibilità di interagire con colleghi più esperti come Sigfrido Ranucci, in un mondo in cui il giornalismo è in continua fase di aggiornamento. Oggi, per esempio, un’esigenza primaria dei giornalisti è quella di smascherare le fake news». 

Ranucci ha illustrato le dinamiche che muovono un’inchiesta, raccontato «cosa c’è dietro» e non ha lesinato qualche aneddoto di vita professionale. Ricordando che «quel Premio Francese vinto nel 2016 mi ha portato fortuna, perché poco dopo fui contattato da Milena Gabanelli che mi volle come coautore di Report. Questo perché fui tra i primi a girare con la telecamera, mentre poi la figura del videogiornalista è entrata anche in Rai. Adesso ho il lusso, lo reputo tale, di verificare cosa c’è dietro la notizia».

Ranucci ha parlato anche delle tante difficoltà riscontrate nell’esercizio della sua professione: «Siamo costretti a fare slalom speciale tra le denunce. Ci arrivano diffide prima di andare in onda. Abbiamo avuto quasi un centinaio di cause, 45 archiviate, sono attualmente a processo per due delle rimanenti. Mi hanno chiesto un risarcimento danni per un totale di 120 milioni di euro, una cifra assurda. Fare inchieste avendo alle spalle la Rai, il servizio pubblico, è certamente un vantaggio: ci siamo potuti permettere anche un’inchiesta sulla Coca Cola. E i nostri spazi pubblicitari sono sempre richiesti, riscontriamo che c’è un 7-8% di spettatori che rimane sul canale anche durante il blocco pubblicitario, perché hanno curiosità di vedere come va a finire la storia. A dimostrazione che il giornalismo d’inchiesta paga».

 

Il video completo di “Dietro le quinte del giornalismo d’inchiesta” è disponibile sul canale YouTube dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, e accessibile anche dall'area multimedia nella home page del sito http://www.odgsicilia.it/index.asp?M=13.