Il Gazzettino di Sicilia vittima di hacker. L’Odg: atto grave, rischio sottovalutato


Il Gazzettino di Sicilia vittima di hacker. L’Odg: atto grave, rischio sottovalutato
Didascalia: Il Gazzettino di Sicilia vittima di hacker. L’Odg: atto grave, rischio sottovalutato

Eravamo concentrati su rischi come le ‘fake news’, sottovalutando altre insidie della rete, come gli hacker che, con attacchi virulenti, ci colgono impreparati. È una minaccia che riguarda tutti e con un obiettivo preciso: ridurre al silenzio i giornalisti. Un problema che non possiamo ignorare: così si colpiscono la libertà di stampa e il diritto del cittadino a essere informato correttamente”. Così il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese, manifestando la propria vicinanza e solidarietà ai colleghi de Il Gazzettino di Sicilia, da 12 giorni vittima di attacchi di pirati informatici, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamane nella sede palermitana della testata online. Dal 27 gennaio, infatti, senza soluzione di continuità, il sito “ilgazzettinodisicilia.it, rimasto oscurato mediamente per circa 6 ore, quasi sempre a partire dalle 11. “Non è mai accaduto che in Sicilia si verificasse un attacco simile e con questa insistenza a un sito di informazione, perpetrato per 12 giorni di seguito - ha detto il direttore del Gazzettino di Sicilia Angelo Scuderi - Non ci riteniamo vittime di mafia, la mafia non c’entra niente. Semmai c’entra la mafiosità con cui questi attacchi vengono ripetuti. Un problema che riguarda tutto il sistema di informazione e che oggi deve fare quadrato. Noi abbiamo denunciato, ma sappiamo che molti altri siti di informazione sono stati attaccati, seppur con minore violenza, e non hanno sporto denuncia. E questo è un aspetto insidioso che evidenzia sfiducia nei riguardi della polizia postale”. Per il presidente dell’Odg Sicilia si tratta di “un reato grave”, per il quale occorre al più presto trovare delle risposte: “C’è una denuncia in corso e abbiamo la massima fiducia nei confronti delle forze ordine, ma si impone una riflessione. Tutti insieme dobbiamo ragionare per individuare delle contromisure per difenderci. Certo, questo reato dovrebbe essere punito più severamente. Occorre rafforzare il sistema di controllo - ha ribadito - e trovare il modo per arginare questi fenomeni”. A fargli eco il segretario regionale dell’Unione Cronisti, Andrea Tuttoilmondo, per il quale andrebbe rivisto e aggiornato “il quadro normativo se non addirittura costruito ex novo. In questa fase storica stiamo vivendo un passaggio determinante. L’informazione ormai viaggia soprattutto via internet - ha concluso - ed è fondamentale che la legislazione compia dei passi in avanti”.